In commercio esistono tanti tipi di calcolatrice scientifica, modelli più economici ed altri sofisticati, da tavolo o portatili, ed anche il tipo di alimentazione può vedere integrata, oppure a scelta una sola, due modalità, l’energia solare oppure a batteria. Quale delle due risulta migliore? Invero vi sono pro e contro in entrambe le tipologie, e in questo frangente proponiamo un confronto per capire quali sono i punti di forza e le criticità di una modalità di alimentazione rispetto all’altra. E allora meglio una calcolatrice scientifica a batteria o ad energia solare? Proseguite nella lettura per saperne di più.
Calcolatrice a energia solare
Molte calcolatrici sia da scrivania che di tipo portatile supportano come modalità di caricamento l’energia solare. Il principale vantaggio di questa modalità è che non costa nulla all’utente in termini di spese per l’acquisto pile varie ed è assolutamente ecologico, garantendo un risparmio energetico notevole grazie anche a opzioni oramai presenti di default come lo spegnimento automatico. La principale debolezza invece ha a che fare con l’impossibilità di utilizzo in assenza di una fonte di luce,
tuttavia alcuni modelli di ultima generazione in commercio riescono attraverso le fotocellule presenti nell’apparecchio a “conservare” l’energia catturata assicurando un funzionamento anche in situazioni di penombra e in generale di scarsa illuminazione.
L’attenzione alla sostenibilità evitando sprechi di energia rendono oggi questa modalità di alimentazione in grande rilancio da parte delle aziende che fabbricano calcolatrici scientifiche.
Calcolatrici a batteria
Poiché vi sono dei limiti intrinseci nell’energia solare, c’è chi predilige l’uso di una calcolatrice scientifica a batteria, che funzionano in qualsiasi frangente attraverso l’ausilio di pile o batterie interne ricaricabili. Dal punto di vista ecologico ovviamente hanno un impatto più nocivo, soprattutto quelle che usano pile ricambiabili, le quali sono altamente inquinabili e di difficile smaltimento, ma
le più moderne calcolatrici a batteria consentono un ricaricamento tramite cavo micro USB esattamente come qualsiasi dispositivo informatico, riducendo pertanto anche l’impatto ambientale, oltre che essere molto comodo. In genere ci vogliono alcune ore di ricarica, mentre viene sconsigliato l’ausilio della ricarica veloce, ed a seconda dei modelli possono vantare un’autonomia più o meno lunga.
Chiaramente la questione dell’autonomia di utilizzo è centrale quando si parla di calcolatrici a batteria, per cui è bene sempre prestare attenzione alla quantità di energia presente se non si vuole che l’apparecchio si spenga nel bel mezzo di un esame o lavoro importante.
La doppia alimentazione
La presenza della duplice modalità di alimentazione non incide significativamente sul costo, per cui è possibile trovare calcolatrici a energia solare e a batteria insieme sia nei prodotti di fascia economica che di quella medio-alta.
Conclusioni
E allora meglio l’alimentazione a batteria o a energia solare? Il dilemma non ha una risposta definitiva, come abbiamo visto vi sono pregi e limiti in entrambe le soluzioni, ecco perché noi ci sentiamo di consigliare una calcolatrice scientifica con doppia alimentazione, che prende il meglio di entrambe le soluzioni annullandone le criticità. I miglioramenti tecnologici hanno permesso di affinare comunque entrambe le tipologia di alimentazione, fortificando quelli che sono i reciproci punti di debolezza, ed è lecito aspettarsi sempre più progressi in futuro arrivando al perfetto equilibrio tra autonomia e risparmio energetico, nell’ottica di una maggiore sostenibilità ambientale.